L’auto di canapa di Henry Ford

henry ford auto di canapa

Perché dovremmo disboscare foreste che hanno richiesto secoli per crescere e impoverire le miniere di materia prima che si sono formate in innumerevoli anni, quando ogni anno possiamo raccogliere l’equivalente dei prodotti forestali e minerari su un campo di canapa?” L’autore di questa frase non è un visionario ecologista del III Millennio ma un pragmatico industriale che ha creato dal nulla un sistema di produzione che ancora porta il suo nome: Henry Ford.

Henry Ford era un industriale anomalo per i suoi tempi: riteneva, infatti, che i suoi stessi operai fossero i suoi primi clienti e considerava l’affidabilità e la durabilità le caratteristiche fondamentali dei suoi prodotti. Possedeva un istinto innato per l’ottimizzazione del lavoro e dei costi e fu il primo ad accorgersi che utilizzare la canapa per produrre automobili avrebbe apportato notevoli vantaggi.

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I tessuti di canapa nell’Italia medioevale

canapa nel medioevo

L’esperta di moda e costume, Arianna Duranti, ci guida alla scoperta degli usi tessili della canapa nell’Italia medioevale.

Italia e canapa: un legame antichissimo

La storia della canapa come fibra tessile affonda le sue radici molto lontano nel tempo. La documentazione al riguardo offre la maggiore quantità di testimonianze a partire dal Medioevo fino ai giorni nostri, con documenti ufficiali fino ad arrivare ai racconti tramandati oralmente da tutte quelle nonne e bisnonne che ancora la canapa l’hanno coltivata, filata, tessuta e utilizzata.

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Storia della canapa: diecimila anni a fianco dell’Uomo

La storia della Canapa

La canapa è una delle piante coltivate più antiche del mondo e le sue prime testimonianze nella storia umana partono addirittura dal Neolitico. Probabilmente originaria dell’Asia Centrale, sembra che la sua diffusione sia partita dall’Afghanistan attuale, dapprima verso l’Estremo oriente e la penisola indiana; antichi testi cinesi confermano il suo utilizzo nel Celeste Impero almeno 10.000 anni fa.

Ma, come i cinesi chiamavano la canapa, non solo forniva loro semi gustosi e nutrienti, ma anche i gambi, con le loro fibre quasi indistruttibili, furono apprezzati fin da subito, tant’è che veniva utilizzata dai contadini cinesi per pagare le tasse. Qui abbiamo le prime testimonianze dell’uso industriale della canapa, soprattutto nella produzione della carta e delle tipologie più varie di tessuti. E anche nella medicina.

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Quando nelle Marche si piantava la canapa

rocca di offagna

Migliaia di testimonianze storiche confermano che la canapa era coltivata ed utilizzata in tutta Italia fino al secondo Dopoguerra. A queste prove documentali abbiamo il piacere di aggiungere una testimonianza diretta di chi, tanti anni fa, usava questa pianta dalle mille risorse.

La canapa prima della guerra

Marcella A., classe 1929, a Roma da 70 anni ma offagnese d’origine, con una lucidità da vendere e un accento marchigiano inconfondibile, ci racconta come la canapa fosse parte integrante della vita contadina: “Prima della guerra coltivavamo varie piante di canapa in un piccolo appezzamento di terreno, così da poterla utilizzare per le corde, necessarie alle attività quotidiane.”

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L’inquinamento da plastica e la sua soluzione: la bioplastica di canapa.

plastica di canapa

Nell’Italia degli anni ’60 la plastica era sinonimo di progresso e la sua diffusione procedette rapidamente fino ai livelli odierni. Tuttavia, molto è cambiato: un uso eccessivo ed incontrollato della plastica ha difatti contribuito ad aumentare enormemente i livelli di inquinamento planetari, rimettendo in discussione tutto ciò che ha a che fare con lo sviluppo e l’industrializzazione. La plastica è divenuta nel giro di 60 anni, da aiuto imprescindibile delle massaie a nemico pubblico numero uno del mondo intero.

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La canapa nell’arte, tele e colori a base di canapa

Autoritratto su tela di canapa Leonardo da Vinci

Tela, tavolozza e pennello: la canapa nella pittura

I musei e le gallerie d’arte di tutto il mondo celebrano giornalmente artisti e pittori in tutte le loro mostre: che siano i grandi Maestri del Rinascimento, pittori di scuola fiamminga o esponenti dell’arte contemporanea, la pittura non manca mai di stupire il visitatore che incrocia il proprio sguardo con queste vere e proprie “finestre sul tempo”. Eppure quasi nessuno sa che la canapa è, da secoli, fedele alleata dei pittori di tutta Europa.

Già da millenni l’Uomo ha imparato ad utilizzare questa pianta estremamente resistente e duttile per gli usi più vari, tra cui possiamo senz’altro annoverare la costruzione, l’alimentazione dei semi e dei suoi derivati come l’olio e la tessitura. Proprio per questa incredibile resistenza, la canapa è da sempre usata come base per la tela: una tela siffatta non è attaccata da muffe e parassiti, è refrattaria all’umidità e non assorbe la luce, permettendo il mantenimento del colore dell’opera nel tempo.

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La canapa nel medioevo

canapa medio evo

Il medioevo, periodo storico che non rappresenta affatto quel periodo buio che solitamente viene immaginato: molte attività fiorirono in quel periodo, soprattutto in Italia, come ad esempio il commercio delle Repubbliche Marinare, Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Le navi italiane, infatti, facevano la spola tra la penisola e le numerose colonie o porti di tutta Europa con il loro carico di merci.

Quello che pochi sanno è che senza la canapa queste navi non sarebbero state in grado di dominare il mare: le vele, il cordame, l’abbigliamento dei marinai e parte della struttura delle navi era infatti costituito di fibre di canapa.

L’Italia ricca grazie alla canapa

La Pianura Padana era la zona dove, nell’XI Secolo, si produceva più canapa di tutta l’Europa, peraltro di una qualità davvero eccellente. Tra le città che più si arricchirono con la coltivazione e il commercio della canapa si può annoverare senza dubbio Bologna, ma vi erano canapifici e piantagioni davvero ovunque: da Carmagnola a Frattamaggiore passando per il centro Italia, questa pianta ha fatto la fortuna di molte famiglie e territori.

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Tre millenni di canapa in Europa

raccolta di canapa

La canapa ha svolto un ruolo fondamentale nella storia delle popolazioni europee per circa 3.000 anni

Ad esempio, nell’anno 1455 Gutenberg stampò la sua famosa Bibbia su carta di canapa. Nel XVI secolo i marinai spagnoli portarono la canapa in America, dove giocò un ruolo importante per lungo tempo, tant’è che la sua coltivazione fu da subito disciplinata dalla legge e, in vari casi, resa obbligatoria. Inoltre, la canapa fu spesso utilizzata come metodo di pagamento alternativo al denaro.

Per secoli un mondo senza la canapa era inimmaginabile

Vele e corde di canapa permisero a Colombo di scoprire l’America, Levi Strauss produsse i primi jeans con robuste fibre di canapa, resistenti allo strappo. L’olio di canapa era comunemente usato come olio per lampade e come lubrificante. Allo stesso modo, molti artisti famosi dipinsero le loro opere sulla canapa, tra cui Leonardo da Vinci, Michelangelo, Vincent Van Gogh e Picasso. Nel 1787 la più antica costituzione scritta ancora valida, quella degli Stati Uniti d’America, fu scritta su carta di canapa.

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Canapa, una fibra che affianca l’Umanità

Corda di canapa

I più antichi esempi di materiale tessile a noi noti sono fatti di canapa e, durante gli scavi archeologici in varie parti dell’Europa e dell’Asia Minore, sono stati trovati vari indumenti e tessuti, sandali e tappeti, di svariate fatture. La canapa ha avuto un ruolo molto importante nella Storia dell’umanità: grazie alla sua coltivazione, infatti, si è passati dall’abbigliamento in pelle di animali lavorate in modo rudimentale con abiti in tessuto dalla tessitura via via più complessa.

Le lunghe e robuste fibre vegetali venivano dapprima trasformate in fili per poi essere intrecciati creando così una corda dalla struttura molto resistente. Queste corde erano usate per lavorare a maglia le reti per la pesca e la caccia. L’ulteriore sviluppo delle tecniche di tessitura ha permesso di produrre maglie sempre più sottili fin quando la rete è diventata un pezzo di tessuto, da utilizzare nei modi più disparati.

Oltre ai tessuti, la canapa è stata usata diffusamente per l’industria navale. Può sembrare curioso ma, dopo il legno, era la canapa il materiale più utilizzato nella costruzione di barche e vascelli. Le fibre della pianta sono state utilizzate in molti modi diversi: per le vele, le corde, l’armamento e l’abbigliamento. Le fibre di canapa venivano  applicate con catrame tra le cuciture del pavimento delle navi per renderle impermeabili. Nessun’altra fibra naturale può resistere alle enormi forze del mare aperto e ai continui attacchi dell’acqua salata, qualità che risulta decisiva per una navigazione sicura. Persino  i testi biblici sono stati scritti su carta di canapa e si tratta di documenti che hanno migliaia di anni.

L’abbigliamento in canapa è molto resistente e dura più a lungo di quello prodotto in altri materiali. Esso risulta essere leggero e morbido come il cotone, tende a piegarsi meno del lino ed è molto assorbente. Le stesse proprietà che fanno della canapa l’unica fibra adatta ai viaggi in mare la rendono ideale anche per le calzature.

Dall’inizio del XX secolo, l’uso di nuovi tessuti sintetici è diventato sempre più popolare nell’industria dell’abbigliamento. Negli ultimi decenni, tuttavia, c’è stato un radicale cambiamento di mentalità. Le proprietà ecologiche e sostenibili della canapa sono state riscoperte. Ricordiamo inoltre che i tessuti di canapa non solo sono superiori ai tessuti di cotone in termini di qualità, ma la loro produzione è anche molto meno dannosa per l’ambiente.

Tutto ciò è partito da un anonimo uomo che, un giorno imprecisato, decise di utilizzare una fibra vegetale che gli sembrava particolarmente forte, per creare un oggetto per gli usi quotidiani o per coprirsi dal freddo. Non è più possibile scoprire chi fosse e ringraziarlo di persona; tuttavia si può mettere a frutto quella sua intuizione geniale per migliorare la nostra vita.

[Foto: CC0 1.0]