Canapa in Austria

Canapa in Austria

La canapa austriaca tra convenienza e oblio

Come in tutte le Nazioni mitteleuropee, anche in Austria la canapa ha una storia agricola e industriale non indifferente. Sebbene l’uso industriale non sia mai stato vietato per legge, la coltivazione sparì quasi completamente nel Novecento perché non più conveniente dal punto di vista economico. Negli anni ’90 anche in Austria si è riscoperta questa pianta straordinaria.

Una riscoperta tutta da organizzare

La riscoperta della canapa è coincisa con la direttiva dell’UE che ha fatto chiarezza sulle varietà e sulle caratteristiche che le piante coltivabili debbono avere, tuttavia l’Austria rimane nella parte centrale delle classifiche europee di produttori.

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Canapa in Germania

Canapa in Germania

Nei vari Stati germanici prima dell’unificazione del 1870, la canapa era normalmente coltivata ed utilizzata, ma si è dovuti arrivare alla caduta del Muro di Berlino per riscoprire questa pianta e le sue innumerevoli applicazioni.

Dal 1990, infatti, si è tornati a coltivare la canapa e nel 2011 si è giunti ad una parziale depenalizzazione con la possibilità d’uso per motivi medici.

Nonostante una legislazione piuttosto morbida, anche a livello regionale, la Germania rimane quasi al palo per quanto riguarda la produzione, costretta ad importare la quasi totalità della canapa da Canada, Paesi Bassi e Cina.

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Canapa nel Regno Unito

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Un impero basato sulla canapa

Nella storia uno dei più grandi imperi coloniali è stato quello del Regno Unito (oggi Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord): esso si espandeva per quasi tutto il Nordamerica (odierni Canada e U.S.A. e Antille), l’Africa (dall’odierno Egitto al Sudafrica), l’Oceania, l’India e Ceylon (odierni India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Birmania) e la Mesopotamia.

Questa grande potenza era dovuta ad una innegabile supremazia navale che durò fino al Novecento e la canapa era parte integrante di questo meccanismo travolgente: le attrezzature per la navigazione, come vele o cordami, erano quasi esclusivamente di canapa russa (nonostante in tutte le Isole britanniche la canapa venisse coltivata regolarmente) e la stessa pianta era utilizzata nella costruzione dei velieri.

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Canapa in Cina

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Canapa: da risorsa alla pena di morte

L’Impero cinese è stato il Paese dove le testimonianze dell’uso quotidiano della canapa sono temporalmente più antiche: utilizzata nella medicina tradizionale cinese, nella produzione di tessuti anche molto raffinati e di carta giunta fino a noi, la canapa ha un legame fortissimo con l’odierna Cina continentale. O no?

No, perché la canapa è vietata dal 1985 e la legislazione vigente è severissima, con condanne che possono tranquillamente arrivare anche alla pena capitale.

Cina come primo produttore di canapa al mondo

Eppure il Paese asiatico è il più grande produttore di canapa del mondo con oltre 20000 ettari di terreno dedicati, praticamente 1/3 di tutta la produzione mondiale, in gran parte destinati alle industrie tessili, al settore degli imballaggi, alla bioedilizia, alle cartarie. Senza dimenticare la ricerca farmaceutica e il commercio dei semi, materia prima per il settore alimentare, con centinaia di brevetti ed un giro d’affari di miliardi di dollari.

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Canapa da costruzione: l’hempcrete

Canapa antisismica

L’eterna sfida tra l’uomo e i terremoti

L’Italia è notoriamente un Paese geologicamente molto complesso e da sempre soggetto ad eventi sismici, anche molto distruttivi. Innumerevoli volte la potenza dei terremoti ha devastato città e villaggi, spazzando via case signorili o semplici stalle. Molti materiali da costruzione vengono da secoli utilizzati nell’edificazione di strutture che siano in grado, se non di sconfiggere, almeno di resistere il più possibile ai terremoti, in modo da permettere la fuga dei suoi abitanti in caso di pericolo.

Dopo il legno, la pietra, il calcestruzzo o l’acciaio, ora architetti, ingegneri e imprenditori hanno (di nuovo) a disposizione un materiale che possa aiutarli in questa impresa improba: la canapa e i mattoni da essa derivati.

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Il pane con farina di canapa

pane con farina di canapa

Il pane è l’alimento fondamentale presente in tutte le civiltà umane, ognuna delle quali l’ha elaborato e modificato secondo le condizioni in cui si trovava. Tra tutte le infinite varietà di pane, ci si può soffermare su una in particolare: il pane con farina di canapa.

La farina di canapa è un alimento privo di glutine, ricco di nutrienti e completo in ogni elemento nutritivo, ricco di Omega 3 e Omega 6, previene disturbi cardiovascolari, apporta all’organismo una vasta gamma di sali minerali e proteine vegetali oltre ad una minore quantità di calorie rispetto alle altre farine.

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La canapa come miglior metodo antincendio

Canapa - Resistenza al fuoco

Perché non utilizzarla?

Molte tecniche e materiali di isolamento si sono susseguite nel corso del tempo ma solo degli ultimi decenni si è posta l’attenzione alla sicurezza riguardo gli incendi. Tra tutti questi materiali, il più efficiente in questo ambito è senza dubbio la canapa. Ma è anche il più bistrattato.

Ci sono ragioni economiche e politiche per cui la canapa non è oggi uno dei principali materiali isolanti termici utilizzati, nonostante l’isolamento fatto con queste fibre sia stato riscoperto a partire dagli anni ’90. Da allora, la domanda è cresciuta più velocemente della pianta, che può essere raccolta due volte all’anno.

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Canapa in Giappone

Canapa in Giappone

La canapa e la tradizione giapponese

Quando si parla del Giappone vengono subito alla mente la tenacia, la grande raffinatezza e la cultura tradizionale affiancata da uno sviluppo tecnologico senza paragoni. Tutte caratteristiche che possono essere traslate nella pianta di canapa e nei suoi derivati.

In Giappone la coltivazione della canapa (asa (麻) come viene chiamata dai giapponesi) è vecchia di almeno 12000 anni: probabilmente arrivata dalla Cina continentale o dalla Corea, veniva infatti utilizzata per i tessuti, le corde d’arco, le lenze e le reti per la pesca, la carta oltre che nelle cerimonie shintoiste. Sembra che anche i ninja la utilizzassero come ostacolo durante il loro duro addestramento fisico.

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Canapa in Russia

La canapa in Russia

Già a partire dal XVIII secolo la Russia era il più grande produttore di canapa del mondo. Intorno al 1740 il Paese produceva l’ottanta per cento della canapa totale utilizzata in Europa per le vele, il cordame, le reti, eccetera.

L’ottima qualità della canapa russa fece sì che questa diventasse il prodotto di esportazione numero uno del Paese, più importante delle pellicce, del legno e del ferro. Nella seconda metà del XVIII secolo, la Gran Bretagna importava il novanta per cento del suo fabbisogno di canapa dalla Russia: le spedizioni britanniche in tutto il mondo dipendevano totalmente dall’approvvigionamento di canapa russa. Ci sono abbastanza ragioni perché Napoleone iniziasse una guerra per la canapa.

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Canapa in Turchia

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Turchia: combattere la crisi economica con la canapa

Il presidente turco Erdoğan e i media vicini al governo manifestano entusiasmo per le possibilità offerte dalla pianta di canapa, già ribattezzata “tesoro verde”. La canapa è stata stigmatizzata per decenni ed Erdoğan vede i “nemici della Turchia” responsabili di questo.

In Turchia c’è grande euforia riguardo le possibilità che l’oro verde darebbe al suo tessuto economico; il tesoro dell’Anatolia, è considerato una vera pianta miracolosa che aiuterebbe un Paese in grande crisi.

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